International paper Triennal

International paper triennal

Il Musée de Charmey, in Svizzera, organizza dal 1993 l’International Paper Triennial, una mostra dedicata agli artisti che usano la carta come materia a sé stante.

In otto edizioni e oltre 20 anni di esistenza , il museo ha ospitato 350 artisti provenienti da 33 paesi diversi. La nona edizione si è svolta durante l’estate 2017.

Creata in collaborazione con Viviane Fontaine, artista svizzera e presidente della giuria, la Triennale offre con le sue ben 9 edizioni un ricco panorama della creazione contemporanea. Dal recupero alla produzione di carta vegetale, dalla cartapesta alle talee, la carta, nella linea pura della sua storia turbolenta, regna sovrana.

Carta, un materiale fatto di fibre

La carta è un mezzo eccellente per la parola scritta, e svolge un ruolo speciale nella creazione.

Accompagna e documenta la storia dell’umanità, persino la sua memoria. La parola evoca sempre una parte importante della storia: la civiltà giapponese e cinese, i papiri egiziani, i manoscritti del Medioevo, le cartiere. Questo termine sembra riassumere una visione perfetta del gesto artigianale, dalla produzione alla creazione, come un collegamento nello spazio e nel tempo, un elemento primordiale di conoscenza e cultura.

La carta nella storia

La carta accompagna l’attività e lo sviluppo dell’uomo, contribuendo alla crescita delle persone che ne hanno padroneggiato la fabbricazione. Nessuna civiltà è stata in grado di farne a meno e tutti hanno assicurato e controllato la sua produzione. L’umanità ha un rapporto speciale con la carta tra economia e cultura, politica e religione. Il massimo supporto per la parola scritta, diffonde la conoscenza e diventa così un simbolo di potere.

È legato alla creazione artistica come supporto per disegni e incisioni multiple. A poco a poco, diventa un soggetto a tutti gli effetti sia nelle Beaux-Arts che nelle Applied Arts, dove presta servizio nella produzione di molti oggetti di mobili giocattolo, dalla preghiera alla decorazione.

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